STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


DELOCALIZZAZIONE DI ROTOTOM - ALTRI EROI ITALIANI CHE SE NE SONO ANDATI . ESEMPIO DA SEGUIRE...COME MERCATO LIBERO DICE DA SEI LUNGHI ANNI

 

http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/08/barca.jpgPrima o poi qualcuno si accorgerà che i sindacati, i partiti, i Comuni, le Provincie e le Regioni sono enti vuoti, riempiti da marionette al soldo di interessi nazionali e macronazionali e che la sicurezza economica di impiegati e pensionati ha i piedi di argilla. Tolta la PMI in Italia rimarrà il patrimonio artistico e culturale che non sarà utilizzabile perché non ci saranno soldi per curarlo e sarà venduto dai pochi attuali ricchi che oggi si arricchiscono alle spalle dei tanti che subiscono le tasse, a favore di pochi ricchi che saranno i futuri padroni d'Italia: Cinesi, Indiani, Brasiliani, Russi, Americani....

 

ma quando la massa si accorgera' di questo..sara' semplicemente troppo tardi...e le persone intelligenti saranno al sicuro con i loro risparmi e la loro impresa in posti migliori

PRIMA DI QUESTO ARTICOLO LEGGI: FIREM, L'AZIENDA DELOCALIZZA IN POLONIA, L'IMPRENDITORE PEDRONI EROE NAZIONALE, I DIPENDENTI VITTIME IGNORANTI, CHI RIMANE IN ITALIA E SI LAMENTA...E' UN COGLIONE E MERITA DI IMPOVERIRSI.

CHI VA VIA DALL'ITALIA DIMOSTRA INTELLIGENZA. 

IN ITALIA SIAMO I SOLITI POCHI A DIRLO..FRA I QUALI VOGLIO FARVI NOTARE IL BELL'ARTICOLO, SEMPRE SUL TEMA FIREM DI RISCHIO CALCOLATO: LA FIREM E' MORTA (IN ITALIA) W LA FIREM

DOPO IL CASO FIREM E DELL'IMPRENDITORE PEDRONI, PER MERCATO LIBERO VERO EROE NAZIONALE, ECCO ALTRI DUE EROI ITALIANI: FILIPPO GIUNTA E CLAUDIO GIUST CHE HANNO DELOCALIZZATO UN FESTIVAL DI INTERESSE MONDIALE PORTANDOLO IN SPAGNA....EVENTO CHE FA LAVORARE CENTINAIA DI PERSON E CHE MUOVE UN INDOTTO CONSISTENTE.

VIA DALL'ITALIA PER LA SPAGNA. UN APPLAUSO A QUESTI ALTRI OTTIMI ESEMPI DA SEGUIRE.

E CHI RIMANE IN ITALIA..E SI LAMENTA..E' PROPRIO UN COGLIONE

l'unica soluzione per continuare a vivere e' portar via i risparmi dal paese, poi il  lavoro e la famiglia...L'ITALIA PUO' ANDAR ANCORA BENE PER LE VACANZE..E PER IL CIBO

Rototom, il festival fuggito in Spagna. “In Italia situazione insostenibile”

È l'evento reggae più importante d'Europa. Nel 2009 aveva ricevuto un avviso di garanzia per istigazione al consumo di stupefacenti. A Benicassìm, invece, il sindaco ha accolto gli organizzatori con una cerimonia ufficiale. Ricevuto anche il patrocinio Unesco (Articolo del fatto quotidiano)

Rototom, il festival fuggito in Spagna. “In Italia situazione insostenibile”
“L’Italia non è un paese per giovani”. Forse neanche per i festival che animano l’estate in tanti altri Paesi europei, dall’Olanda alla Spagna. Ed è proprio qui che è approdata una delle manifestazioni musicali e socio-culturali più famose nate in Italia e poi costretta a trasferirsi altrove. 
Si tratta del Rototom Sunsplash, il più importante evento europeo di musica reggae che dal 2009 ha dovuto lasciare la regione Friuli per traslocare a Benicassim, città della Comunidad valenciana che si affaccia sul Mediterraneo. La storia, a tratti surreale, di un’iniziativa di successo giunta alla ventesima edizione e obbligata a trasferirsi in Spagna. Portandosi via il suo capitale umano e un pubblico proveniente da mezzo mondo, che dal 17 al 24 agosto raggiungerà la cifra record di 240mila presenze ed una dote, in forma di indotto, alla città di Benicassim del valore di ben 12 milioni di euro.
“La Spagna ha una solida cultura di festival e le autorità sanno bene quanto siano importanti questi spazi di intrattenimento per la gente e per l’economia”, racconta Filippo Giunta, presidente dell’associazione che organizza il festival. Una volta scelta la via dell’ “esilio”, dopo un’edizione del 2009 resa difficile dalla linea dura delle forze dell’ordine italiane contro i consumatori di cannabis, l’associazione Rototom approda nel comune di Benicassim, accendendo i riflettori della scena musicale internazionale su questo piccolo centro costiero non distante da Valencia. E se da Osoppo se ne erano andati con un avviso di garanzia per istigazione al consumo di stupefacenti, accompagnati alla porta da una parte di politica soddisfatta della decisione, al loro arrivo in Spagna hanno trovato una delegazione del comune di Benicassim, capeggiata dal sindaco, che li ha accolti con una cerimonia ufficiale. “Organizzare eventi qui è tutta un’altra cosa”, prosegue Giunta. “Le autorità locali ti assistono, cercano sinergia ed evitano inutili atteggiamenti vessatori. Grazie anche al loro supporto in quattro anni abbiamo raddoppiato le presenze rispetto all’edizione italiana, creato una realtà di portata mondiale, con una programmazione internazionale e dibattiti di alto profilo. Senza dimenticare che un evento come il Rototom fa lavorare, nel mese del festival, oltre duemila persone”.
Un modello  Made in Italy che ha ricevuto attenzione e addirittura il patrocinio dell’Unesco come “evento emblematico del decennio internazionale per una cultura di pace e non violenza”. Ma di cui il Belpaese ha preferito sbarazzarsi. E la storia del Rototom è anche quella degli organizzatori e dei dipendenti che hanno subìto una svolta drammatica all’indomani della decisione di andarsene dall’Italia. “Non è stato facile lasciare un luogo dove avevamo investito tante risorse”, racconta Claudio Giust, cofondatore del festival e parte del gruppo dei trenta che si è trasferito in pianta stabile a Benicassim, “ma la situazione era diventata insostenibile. A quel punto devi prendere decisioni drastiche e in fretta. Per quanto mi riguarda – prosegue – ho lasciato una vita e ho dovuto ricominciare tutto da capo”. Significa cercare casa e costruire una rete di conoscenze da zero, “senza contare che al mio arrivo – precisa – non parlavo una parola di spagnolo. Inoltre, trasferire il Rototom in Spagna era una scommessa piena di incognite. Alla fine, fortunatamente, le cose sono andate oltre le più rosee aspettative”.
Giust non ha rimpianti: “Per la prima volta posso dire che lavoro come organizzatore di eventi senza che nessuno, come spesso accadeva in Italia, mi guardi pensando sia un perditempo oppure che la mia sia solo una copertura per qualche attività illecita. Dopo anni di duro lavoro ho ottenuto il riconoscimento che aspettavo”. La pensa alla stessa maniera Teresa, laureata in Comunicazione e responsabile dell’ufficio stampa. “Avevo una vita e diverse attività a Udine e la decisione di lasciare tutto e seguire il Rototom non è stata presa a cuor leggero. Ma piuttosto che restare in Italia ho preferito fidarmi di quelle persone con cui avevo lavorato per anni e seguirle nell’avventura spagnola. E posso dire di aver fatto bene”. Alla domanda se esista una possibilità che l’evento torni in Italia, la risposta è netta: no, non ci sono le condizioni. Né tantomeno l’interesse delle amministrazioni.

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20 commenti:

Anonimo ha detto...

....beh insomma, lo sa anche un bambino che quella manifestazione è un covo di spacciatori, non esageriamo adesso....

ML ha detto...

LA PARMALAT poteva nadare ai francesi perche' manteneva i posti di lavoro, la telecom puo' andare ai tedeschi perche' non siamo capaci di gestirla, l'alitalia non deve rimanere italiana perche' gli altri sono piu' bravi...bulgati loro piana ecc ecc..tutte aziende che non sono piu' sotto il controllo dell'italia..migliaia di altre che sono andate vie per disperazione e sono colpevoli di alto tradimento..
e noi adesso siamo li' a dire che questo festival è un covo di spacciatori...domani troveremo altri motivi per giustificare altri che se ne vanno..
E L'ITALIA UN GIORNO PER UN MOTIVO UN GIORNO PER L'ALTRO SI PRIVA DI RICCHEZZA...
240.000 persone che arrivano in italia mangiano, spendono (poco ma spendono) generano indotto ..altro che spacciatori..e comunque è solo uno dei mille esempi..
QUINDI E' GIUST0 che chi rimane in italia si impoverisca e se poi perde il lavoro...ben gli sta...è proprio unn coglione..per anni non si e' informato e adsso paga il conto..l'ignoranza in italia non e' scusata.

Anonimo ha detto...

sono d'accordo su tutto. Però mi scusi da buon padre di famiglia che lei è , non mi sembra proprio il caso di incensare una musica e uno stile di vita che distrutto la vita di migliaia di ragazzi. Spero non le succeda mai ma le assicuro che nel caso ....non le resterà più una lira da mettere in Svizzera se suo figlio si riduce cosi. Tutto il resto è giustissimo però per tirare acqua al suo mulino (giustamente) usi altri argomenti , almeno per correttezza. Grazie.

ML ha detto...

non mi sono mai drogato ne spinellato, ma la marjuana da molti stati non è considerata droga....ma non voglio entrare in questo argomento...
comunque un festival ben gestito con l'aiuto degli enti del turismo locali....rimane un evento da tenere..come una bella fabbrica che produce armi (magari qualcuno non concordera', eppure grazie alla famiglia beretta quante famiglie italiane sono vissute bene?)
non tiro acqua al mio mulino, cerco di risvegliare quel po' di intelligenza che si trova nella parte oscura del cervello di molti...atrofizzata dai giornali e dalla televisione...e dalle cagate degli italioti

Anonimo ha detto...

grazie per aver pubblicato , lei è di una correttezza esemplare. Continui con forza e coraggio la sua missione , lei non sa nemmeno quante persone ha aiutato in questi anni me compreso. Sinceramente.

Anonimo ha detto...

ancora d'accordo sulla fabbrica di armi Beretta, un gioiello di industria. Aggiungo solo questo quelle manifestazioni da abbruttimento fanno parte del sistema di atrofizzazione al quale lei si riferisce.

Anonimo ha detto...

il reggae e' la musica dei rasta che seguono una specie di loro religione-filosofia

come ogni credenza che non fa male agli altri va rispettata

lo stato dovrebbe fare come in america e in altre parti del mondo..non riesce a debellare il problema cannabis, se loro e un problema? allora gestiscilo...pensa te oltre a fare soldi la comunita' che ospita il festival lo stato sarebbe il fornitore ufficiale..

se andate ad amsterdam vedete che la maggior parte di persone che frequentan coffeshops sono turisti...

Anonimo ha detto...

Se uno vuole fumare non ha certo bisogno di andare ad un festival e pagare un biglietto d'ingresso.
Il Rototom ha portato in Friuli artisti da tutto il mondo, che mai avrei potuto vedere altrimenti.
Una settimana di musica, gente da proveniente da Italia, Austria, Slovenia, Croazia, ecc... e una bellissima location, in un parco montano.

Anonimo ha detto...

Solito bigottismo italiota.

Se guardate studi scientifici seri la mariuana fa meno male della sigaretta classica.

Un po di apertura mentale non guasterebbe all'italiota che si crede ER MEIO DE MUND.

Che noia gli italioti!!!

Manuel.
PS. Non mi piace l'effetto sballo delle droghe, preferisco l'effetto sballo dell'alcol, anche se ormai è quasi solo un ricorso, ho famiglia e devo lavorare ogni giorno per pagare attualmente il 75% di tasse. Yahuu, W L'itaGlia.

Mettete in conto tutte le tasse, i soldi incassati con PIVA dopo essere stati tassati al 60% se ad esempio compri carburante e sigarette al quel che rimane ci sono altri 70% di tasse... e a quel che compri almeno un 21% di tassa iva. Insomma alla fine veramente siamo al 80% di tasse!!!
In pratica lavoro 9,6 mesi per lo stato e mantenere i soliti noti, il resto per me.

Anonimo ha detto...

....infatti i rasta sono totalmente innocui, il loro credo tra ridicole confusioni, errori storici madornali e fesserie inenarrabili li rendono perfetti caproni incapaci di qualsiasi iniziativa seria , li ho frequentati di persona sono il perfetto prototipo del consumatore fesso.A "loro" piacciono tantissimo !

Anonimo ha detto...

risposta all 'anonimo delle 12.01.

Anche io ho fatto studi, le posso assicurare che un consumatore abituale non è in grado di svolgere un semplice lavoro manuale con un seghetto alternativo.....ne ho visti attaccare il lavoro ...senza lama !

Anonimo ha detto...

In base ai commenti bigotti si capisce perché il rototom ha cambiato aria...
Marco

Anonimo ha detto...

E' solo un bene che questi drogati e nullafacenti si siano trasferiti altrove

Anonimo ha detto...

anonimo delle 20.33 vorrei tanto lei andasse a recuperare suo figlio in una comunità dello stampo che a lei tanto piace, musica e droga, non cannabis certo, ma dove vive lei ? Abbia un minimo di rispetto. Grazie. Quel credo-filosofia non è altro che una infame porcheria, coinvolge in illusioni e fesserie fino a distruggere. Come il loro capo storico, è morto di cosa scusi? Indigestione di lasagne ?

Anonimo ha detto...

...bello pensare che solo i suoi capelli incrostati contassero qualcosa , nemmeno davanti alla morte avrebbe voluto tagliarli, indebolito nelle difese immunitarie da una vita sconsiderata. Comunque faceva jogging con un cancro all'alluce? Da li il collasso. E patetico leggere come la morte di questo pseudo eroe è falsificata. Pace a chi crede a tutto questo tanto un rasta crede a tutto , a praticamente qualsiasi cosa.

Anonimo ha detto...

_bigotti_ secondo questi basta mettere un etichetta per far tacere tutti, Allora prenda coraggio usi anche "nazisti" "fascisti" "antisemiti" dai si sfoghi . Questi rivoluzionari da quattro soldi sono i più "politicamente corretti" di tutti !Buffoni.

Anonimo ha detto...

bigotti non preoccupatevi ! Questi signori che con il loro "consumo" finanziano a botte di miliardi la criminalità organizzata non sopportano nessuna morale, loro sono i detentori del vero, taci bigotto.

Doge ha detto...

Visto commenti che indicano il rapporto reggae = droga, devo dire che tutto sommato il fallimento dell'italia non mi stupisce, anzi tutto sommato è il meno dei mali. Trovo veramente codardo incolpare il reggae per la mancanza di educazione e incapacità degli insegnamenti ricevuta dai genitori...ah già dimenticavo in italia la colpa è sempre degli altri.

ML ha detto...

DOGE, NON TI PREOCCUPARE...le statistiche parlano chiaro...il 90% di chi commenta in siti normali è perche' non ha un cazzo da fare o e' frustrato

il rapporto per mercato libero scende al 40% (anche perche' il 25% li banno io..ahhahaa) in parte perche' i nostri lettori sono mediamente pìu' intelligenti .
una frangia di idioti la sopportiamo tutti..ma man mano la eliminiamo..anzi si elimineranno da soli..
COMUNQUE, A RIPROVA DI QUANTO HO DETTO...CHIUNQUE HA COMMENTATO IN QUESTO POST OCCUPANDOSI DI DROGA E MUSICA..NON HA CAPITO NULLA SUL MESSAGGIO CHE VOLEVO DARE....
IN ITALIA SCAPPANO TUTTI COLORO CHE VOGLIONO FARE BUSINESS..QUALUNQUE SIA IL BUSINESS.

Anonimo ha detto...

..NON HA CAPITO NULLA SUL MESSAGGIO CHE VOLEVO DARE....
IN ITALIA SCAPPANO TUTTI COLORO CHE VOGLIONO FARE BUSINESS..

Il tuo intento era chiaro e funziona finchè porti i casi di Bombassei e simili ma con questo esempio hai "ciccato". Sinceramente un festival che si incentra su una filosofia di tossici anche se produce un buon indotto se ne può pure andare. Questo paese è già degradato a sufficienza senza bisogno di sponsorizzare simile roba.

In fin dei conti è un qualcosa di analogo a quell'Italia futuro luogo di turismo sessuale per cinesi che tanto aborri (o no?) e che spesso porti come esempio di degrado allo stadio finale.